La cantante kenyatta ha appena pubblicato “She”, il suo terzo album
Il movimento femminista non sta esento neanche di stereotipi etnici, ed in un tentativo di di decolonizzare la nostra lista di riproduzione vi portiamo una grana cantante Kenyatta "Muthoni the Drummer Queen" (MDQ). È una delle artista più popolari nel continente Africano e ha appena tirato fuori nuovo disco: "She."
Ma Trionfare non è stato facile, lo stile più popolare nel suo paese è il gospel, la Kanyatta propone uno stilo alternativo, come lei stessa definisce "è un contagioso insieme e radio-friendly fusione di modelli di tamburi africani, hip-hop, reggae/dancehall e neo-soul/blue. Cosicché in principio sembra un po' difficile da catalogare, come la propria MDQ.
Mounthoni nacque e crebbe in Nairobi, la capitale del Kenya, e da quando vió a Michael Jackson per televisione seppe che voleva imitare i suoi passi. Ma non ottenne l'appoggio della sua famiglia e non andò fino a 2004 che realizzò il suo primo concerto. Da quel momento conciliò la sua corsa musicale coi suoi studi in Relazioni Internazionali e Filosofia nell'Università Internazionale degli Stati Uniti, (USIU-a), dove si laureò Cum Laude nel 2007.
Tra le canzoni del suo nuovo disco troviamo 'Suzie Noma', la carta di presentazione del album, dove celebra il dare potere alle donne, l'empowerment femminile, provocando una voglia di ballare irrefrenabili. 'Lover' è un altro semplice che contiene un forte carico femminista, la canzone parla della liberazione sessuale femminile.
Ed infine si deve sottolineare 'Dear Mathilde', probabilmente quella che indossa un messaggio femminista più chiaro, in lei l'artista recita su tutte le difficoltà che implica essere una donna "To be a woman is a full truffi job for half the pay and even then, not always." (Essere una donna è un lavoro a tempo completo pagato alla metà ed ancora così, non sempre). Mouthoni carica sulle strutture tradizionali e le aspettative sociali che implica essere una donna, specialmente in Africa.
Ci rimane ancora molto da ascoltare dell'artista, ma col suo terzo album ha dato un gran salto scommettendo su un stile più radiofonico ma senza perdere il messaggio e la forza che la caratterizzano.
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